Oggi parliamo di shabby, che oltre ad essere diventato uno degli stili d’arredamento più chiaccherati ed utilizzati negli ultimi anni è sicuramente sinonimo di vecchio, usurato e trasandato.

Nello stile shabby si vuole donare nuova vita ad uno oggetto o mobile vecchio e rovinato. Dunque riciclare è la parola d’ordine .
Questo stile prende vita in Inghilterra e precisamente all’interno delle case di campagna dove nell’arredamento, venivano spesso utilizzati mobili di recupero. In Italia arriva a fine anni Ottanta e nell’ultimo decennio ha visto l’apice della sua evoluzione.
Saranno i colori tenui, accompagnati da tonalità pastello; sarà la voglia di rimettere in uso quel vecchio mobile o quel vecchio servizio di porcellane recuperato dalla cantina della nonna; sarà quel senso di romanticismo e serenità che questo stile evoca, che probabilmente lo rende così unico e tanto apprezzato.

Riallacciandomi a questo stile, ho trovato veramente grazioso ed incantevole un piccolo localino aperto da poco nella mia città. Immerso nelle strette vie del centro storico, spunta lui: un piccolo angolo dove lo stile shabby predomina, accompagnato da una serie di tanti oggetti di recupero che arricchiscono diversi angoli del locale trovando il giusto spazio e la giusta armonia.
Uno di quei posti dove è un vero piacere restare in compagnia di una cara amica e un buon thè.
Vecchie sedie, vecchi tavoli, vecchie poltrone, oggetti di recupero e oggetti ricreati con tanta inventiva, rendono davvero questo posto unico nel suo genere.
Personalmente lo stile shabby è quello che più mi piace, proprio per la sua caratteristica di reinventarsi, di dare quella seconda chance.
Uno stile che riesce ad emanare quella particolare sensazione di pace e serenità. Quel tocco di “romanticismo”, poi, riesce a contraddistinguerlo e a renderlo così tanto apprezzato ed amato.
uno stile molto rilassante…
È vero!!!